Manifesto per il Legno sottoscritto a Verona in occasione della Fiera Wood Experience

    5 Punti del manifesto:
    1) Tutela della biodiversità – La biodiversità va tutelata e promossa attraverso una programmazione attenta delle specie arboree che sono alla base dell’industria del legno. Bisogna avviare un processo per superare le monoculture, tra cui quella dell’abete rosso, aprendo ad altre specie adatte alla costruzione e alle finiture come pioppo, abete bianco, castagno, robinia, eucalipto e altre specie a chilometro zero. Un progetto complessivo che punta a salvaguardare quella biodiversità che la sostenibilità ambientale reclama.

    2) Risorsa energetica per il pianeta – Da sempre la biomassa legnosa è la prima fonte di calore ed energia dell’uomo. Può continuare ad esserlo se prodotta da materia prima lavorata secondo l’approccio “in cascata”, che valorizza quindi gli scarti dell’industria di prima lavorazione del legno, e grazie alla tecnologia che permette di realizzare impianti di riscaldamento e di produzione di energia, domestici e di grandi dimensioni, a bassissime emissioni e altissima efficienza.

    3) Un materiale innovativo e versatile – Il legno ci consente di sostituire progressivamente l’utilizzo della plastica e dei materiali derivanti dal petrolio in moltissime applicazioni, in primis gli imballaggi. Grazie ai biomateriali le caratteristiche intrinseche del legno possono essere potenziate rendendolo versatile e adatto all’utilizzo combinato con le più avanzate tecnologie, come le macchine a controllo numerico computerizzato.

    4) Una risorsa efficiente e sicura per l’edilizia – Il legno va impiegato nell’edilizia con sempre maggior efficienza: anche se è una risorsa rinnovabile, è necessario studiare processi di maggior razionalità del suo uso sfruttando le tecnologie dell’industria 4.0. Il legno va impiegato dove serve e dove è apprezzato, dove sia una intelligente alternativa ad altri materiali grazie ai requisiti di risparmio energetico, di comfort abitativo e di sicurezza antisismica.

    5) Educazione, ricerca e cultura – Il legno reclama insegnamento e ricerca scientifica. Altrimenti anche i più illuminati programmi, come la transizione ecologica rimarranno desideri. Oggi il legno si insegna in pochissime scuole e alla ricerca ad esso collegato sono assegnate poche risorse. I firmatari del Manifesto si impegnano perciò a promuovere la cultura del legno in ogni sede.

    I promotori del Manifesto:  Maurizio Danese, presidente Veronafiere; Ado Rebuli, presidente Piemmeti Spa; Franco Laner, professore IUAV; Domenico Brugnoni, presidente AIEL, Associazione italiana energie agroforestali; Alessandro Tosato, Presidente Lignum Consorzio di tutela del Mobile di Verona. A loro si sono aggiunti anche le principali aziende presenti a Verona.

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